#Cosedabibliotecari

Lavoro ad una donazione fatta negli anni '80 alla biblioteca. Una donazione mai abbastanza valorizzata, da cui, naturalmente, stanno uscendo delle vere perle.
Mi imbatto in un libricino ben rilegato, che scopro essere una tesina di maturità.
Una tesina di maturità classica degli anni '70 rilegata con tanto di copertina, sui cui campeggia il nome del giovane autore e il titolo della tesina. Un nome già altisonante. Presumo, all'epoca, avesse intorno ai 18 anni. 
Non è passato poi molto tempo. 
Cerco su Google il nome dell'(allora giovane) autore. 
Chi è diventato ora quel ragazzo appassionato di cultura ellenistica? 
Trovo il suo profilo FB. Vado a guardare. Non essendo amica ovviamente posso vedere poco. Gli ultimi post sono del 2011. 
"Poi avrà capito come funziona la privacy" penso.
Tutto torna. Certe volte nel nostro nome di battesimo c'è il nostro destino: post sulla Storia, musica classica, appassionato di Tolkien, molti post sulla Patria. Nelle indicazioni degli studi c'è il Liceo Classico citato in copertina. Sembra proprio lui.
Mentre mi chiedo se non sarebbe bello fargli sapere che in una biblioteca non troppo lontana da lui c'è la sua tesina di maturità, comincio a valutare se sia il caso di cercare una mail per contattarlo. 
Ne parlo con qualche collega.

E se fosse un megalomane. E se fosse un fanatico. E se fosse un maniaco. E se te lo ritrovi qui. E se fosse uno stalker. E se fosse un fascistone. Se fosse un violento, un ricattatore. Che ne sai.

Mi pare parzialmente sensato. Che ne so. Cerco di saperlo, allora. Torno su Google, per cercare di vedere oltre fb. Scopro che era un tenente colonnello, probabilmente non era sposato.
Due o tre riferimenti dopo rieccolo ancora, è lui. Questa volta su uno strano sito, una specie di social network per defunti . A quanto pare ha lasciato questa terra da qualche tempo.

Niente da fare, il nostro uomo ha già raggiunto l'onniscienza, non c'è bisogno di avvertirlo.

"Peccato, sembrava così un brav'uomo."

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