Bugiarda, Ayelet Gundar-Goshen

Titolo: Bugiarda
Autore:  Ayelet Gundar-Goshen
Traduzione: Raffella Scardi
Pubblicazione: Giuntina, 2019
Pagine:  257


Ho scoperto questo romanzo e quest'autrice grazie al mio virtuale gruppo whatsapp Amanti dei Libri, che è sempre una fucina di nuovi spunti di lettura. 
Avevo sentito nominare il titolo del precedente successo di Ayelet  Gundar-Goshen, Svegliare i leoni, che entra a questo punto nella mia wishlist con una posizione di tutto rispetto.
E' un'autrice straordinaria. 
Viviseziona i suoi personaggi. Passa al setaccio tutti i loro pensieri, le singole emozioni, i sensi di colpa, le soddisfazioni.
Trattandosi, in questo romanzo di protagonisti adolescenti, anche tutte le loro insicurezze, tutte le loro frustrazioni. Incentra la sua narrazione su una menzogna, il cui effetto valanga mette in trappola la stessa giovane protagonista, che non riesce più a gestire la nuova immagine di sè. 

Nufar Shalev ha 17 anni e lavora d'estate in una gelateria. Bruttina e in sovrappeso, non ha molti amici, e vive all'ombra della sua bellissima sorella, credendo di aver disatteso le aspettative dei genitori. 
Levì Maimon ha la sua stessa età, simili insicurezze, e cerca il coraggio di avvicinare quella ragazza che osserva tutti i giorni dal quarto piano del suo palazzo. 
L'occasione viene da uno sgradevole alterco tra Nufar e un cantante del posto, frustrato dalla perdita di popolarità dopo la vittoria al talent show cui aveva partecipato.
Lui la aggredisce verbalmente, lei si difende urlando, e scappa in bagno in lacrime. 
E tutti capiscono, o vogliono capire, che c'è stato un abuso su una ragazzina. 
L'unico a conoscere la verità è Levì, che coglie l'occasione per legare Nufar a sè con un ricatto, come l'immaturo e insicuro adolescente che è.
Arriva la polizia, e subito dopo arrivano i giornalisti, la televisione. A nessuno interessa la verità, sono tutti incentrati sul goloso caso di una ex celebrità che stupra una ragazzina. 
E quella ragazzina si ritrova ad essere una celebrità: televisioni e giornali si contendono le sue interviste, negozi di abbigliamento e gioiellerie le regalano prodotti per farsi pubblicità. E' il trionfo dell'apparenza montata sull'inganno.  
La stessa Nufar non sa più se somiglia alla ragazza anonima e sincera, che pensava di essere prima di tutta questa vicenda, o alla paladina dei diritti civili che i media le fanno credere di essere.Una lusighiera nuova sè, ricercata e corteggiata, che per la prima volta suscita rivalità e competizione.
ma la menzogna non seduce solo le fragili anime degli adolescenti: tutte le età ne subiscono il fascino.
Il romanzo è ambientato ina città mai citata, che il lettore, per una serie di suggerimenti, identifica con Tel Aviv. Tuttavia potrebbe essere qualsiasi altra capitale. Ciò che viene messo in luce sono le dinamiche che costruiscono la nostra identità, come se il nostro io dipendesse dall'immagine che i social e i media impongono di noi.
La narrazione è molto lenta, non si sofferma su un intreccio, che di fatto è molto esile, quanto sull'effetto valanga che travolge l'esistenza di questa ragazzina e dei suoi familiari dopo il fatto fuori dalla gelateria. Una narrazione molto introspettiva, che eplora con lucidità i pensieri di chi si muove sulle scena. Tutti pesonaggi della narrazione non sono quello che sembrano, e dunque tutti fanno i conti con le loro menzogne e con l'immagine che danno di sè, senza pensare all'effetto dirompente che hanno su chi conosce cosa c'è sotto il velo delle bugie.


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