L'unico ricordo di Flora Banks, Emily Barr

E anche questo si conquista un posto nel podio dei migliori libri letti nel 2019.
Finalmente uno young adult che riabilita il genere.
Un libro pieno di tenerezza e di speranza, che ho consigliato a chiunque mi incontrasse sulla spiaggia (sono abbastanza indietro con le recensioni, in effetti). Spero di non aver spoilerato troppo nella foga di raccontarlo.
Flora Banks soffre della sindrome della memoria a breve termine, e già questo mi ha fatto simpatia, perchè mi ha ricordato 50 volte il primo bacio  (e anche un po' il mio Gugu, diciamolo).
Flora è una ragazzina che conquista con la sua dose di coraggio e la sua peculiare ingenuità.
La memoria a breve termine da cui è affetta le ha insegnato che tutto vale la pena di essere scritto, dalla propria età, ai nomi degli amici, alle cose fatte il giorno prima e  a quelle da fare il giorno stesso. Che un quaderno e una penna possono insegnarti chi sei, e che cosa vuoi.
Dietro tutti questi impicciosi limiti, Flora ha un cuore grande. Si innamora, e prende la sua prima sbandata, e noi vorremo proteggerla, aprirle gli occhi, dirle che quello lì non è affatto un principe azzurro. Ma Flora ha 17 anni, e a quell'età è giusto che anche lei incontri il poco di buono di turno. Grazie alla sua sbandata si fa largo in lei una possibilità di guarigione 

Lo so anch’io che è successo. Me lo ricordo. Ricordo cose successe prima della malattia, e ora ricordo di aver baciato Drake. Ora so di non essere una bambina perché ho baciato un ragazzo sulla spiaggia, e quel ragazzo mi ha chiesto di passare la notte con lui. Non ho dieci anni. Ne ho diciassette

 In nome dell'amore parte per un'avventura coraggiosa, che dimostrerà la sua determinazione e il suo commovente romanticismo.
Flora ha anche un fratello più grande, a cui vuole un gran bene e che le vuole un gran bene, che la vorrebbe libera e coraggiosa, che si fida di lei e fa di tutto per sostenerla; 
e poi ha una madre, che fa quello che fanno la maggior parte delle madri dei figli speciali: vorrebbere tenerla al sicuro sotto una campana di vetro, risparmiarle sofferenze e colpi di testa, farla rimanere bambina.
Quello che ci fa entrare nella testa di Flora è la scrittura di Emily Barr. Una ripetizione continua, che fissa nella nostra mente l'identità e le credenze di una diciassettenne alla continua ricerca di sé stessa.
Non assomiglia affatto ad un thriller psicologico. Ho trovato invece una storia delicata e toccante sulla diversità e sulla voglia di crescere.

Titolo: L'unico ricordo di Flora Banks
Autore: Emilt Barr
Traduzione: Alessandro Peroni
Pubblicazione: Salani, 2018
Pagine: 304

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