Avevano spento anche la luna, Ruta Sepetys

Ultima lettura di gennaio.
Prima di questa avevo girato intorno alla tragedia: una storia di fuga e salvezza, poi una di spionaggio, poi ancora una vicenda familiare, ma adesso ci sono entrata proprio dentro. 
E ho toccato il fondo dell'orrore. 
La voce narrante è quella di una ragazzina di 15 anni, Lina, figlia del Rettore dell'Università. Il padre non è in casa quando arrivano gli uomini di Stalin per caricare lei, sua madre e suo fratello su un camion e (de)portarli dapprima in Siberia, e poi nei campi di lavoro sul Mar di Laptev.
Non è una storia di soli ebrei: il libro racconta della deportazione dei Lituani in Siberia ad opera di Stalin. L'occupazione sovietica costò ai Paesi Baltici 20 milioni di vite.


Lina documenta tutto. Lo fa con una precisione tale che quando ho guardato un breve documentario sui deportati sul Mar di Laptev, mi sembrava che prendessero corpo le pagine che leggevo. A salvarla, la sua grande passione per il disegno (destinata a frequentare l'Accademi d'Arte, appassionata delle opere di Munch), l'amore per il fratellino e sua madre, una donna che ad ogni passo dà lezioni di dignità e coraggio. Nella tragedia questa ragazzina riesce perfino a far battere il suo cuore, provando anche lei un pallido tremore adolescenziale, eco lontana di un'età negata. Un piccolo diamante nel letamaio nel quale è costretta a crescere.
Quando leggi un libro così, c'è poco da commentare poi.  
Ho avuto paura, mi sono sentita umiliata, offesa, mi sono chiesta ad ogni pagina perchè. Ho avuto fame e sete, soprattutto ho avuto freddo. 
Mi sono avvilita, e ho perso la speranza molto prima di quanto non l'abbia fatto Lina.
Una testimonianza toccante e cruda, che non può lasciare indifferenti.

"Venti minuti" gridò l'agente. Buttò la sigaretta accesa sul pavimento pulito del nostro soggiorno e la schiacciò sul legno con lo stivale. Stavamo per diventare sigarette. 

Titolo: Avevano spento anche la luna
Autore: Ruta Sepetys
Traduttore: Roberta Scarabelli
Pubblicazione: Garzanti, 2012
Pagine: 298

Commenti

  1. Letto. Terribile, straziante, vero. Hai colto perfettamente:la capacità descrittiva è tale che tu ti trovi dentro la storia.

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  2. Mi sono dovuta riprendere con un libro della mia tredicenne!!!

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