Cronaca di un matrimonio (annunciato)
Ognuno vive gli eventi dal proprio punto di vista. Questo si sa.
E così Corie è stata definitivamente spodestata dal suo ruolo di Missis Bratter Junior.
Toccherà inventarsene un altro.
Eppure sembra ieri che anche lei si preparava al fatidico giorno.
Un'intera giornata con estetista e parrucchiere a domicilio. Goduria pura.
Per non parlare poi della scelta dell'abito e dei regali.
Mio padre, mia madre, mia suocera e Paul che dicevano sempre sì.
Dovevo capirlo che non poteva durare a lungo: sempre stata un'ingenua.
E ora mi tocca fare la madre della damigella d'onore al matrimonio dell'anno di casa Bratter.
Tutta vestita di rosa, con le scarpette lucide comprate due mesi fa e indossate solo tre volte "per non sciuparle": l'ultima il giorno prima del matrimonio, così, solo per una sfilata in casa, col divieto assoluto di fare un solo passo in giardino. Emozionata, la mia quattrenne ha portato le fedi agli sposi solenne e algida, perfettamente composta nel suo ruolo.
In quanto al ruolo di cognata, certo Corie si è emozionata. Soprattutto perchè aldilà della contagiosa emozione della sposa, il bello degli uomini chiusi e di poche parole, è che poi quando dichiarano il loro amore così apertamente che non te lo aspetteresti, sanno spiazzare e toccare la corda della lacrimuccia facile.
Peccato che l'incessante e sonora richiesta di crackers di Bimbo non ha permesso a nessuno dei presenti di godersi il sonetto di Shakespeare (n. 116, tanto per non dimenticarlo) che la sposa ha dedicato allo sposo. Anche Bimbo ha il suo punto di vista. E da venerdì lo conoscono tutti.
E così, mentre Paul e Corie si sono goduti i festeggiamenti al tavolo dei cugini giovani, i piccoli Bratter si sono goduti una bella serata in compagnia di Santa Rosalia, l'unica in grado di suscitare entusiami da parte di Bimba ed evitare crisi di panico di Bimbo causa mancanza della mamma.
Corie infine ha avuto il suo momento di gloria: addirittura ha ballato per circa un quarto d'ora, ovviamente nascosta dietro i cugini giovani, dato che era un po' arrugginita da cira 6 anni di inattività ... ma comunque, un altro paio d'ore e mi sarei sciolta del tutto.
Non capisco perché Paul non abbia voluto aspettare.
ma bentornata!!!!!!
RispondiEliminaAh, ah, che bel racconto! Soprattutto la parte del sonetto: mi è parso di sentire il crunch crunch dei cracker mentre sono andata a rileggerlo!
RispondiEliminaCara Adry, purtroppo mamma Corie non aveva portato nessun pacchetto di crackers, il che è stato assai frustrante!!!!
RispondiEliminaCiao Potolina, torniamo a farci compagnia!
ciao corie!
RispondiEliminami sei mancata...bentornata!
Mmmm, sto comincando a studiare il libretto messa e...il sonetto mi ispira! ^^
RispondiEliminaBella la damigella quattrenne! ;)
Chissà che bella damigella la tua Bimba!!!!
RispondiEliminaBentornata!!! Che bello, ti ho immaginata danzante... Paul doveva aspettare!
RispondiEliminaBentornata Corie!! E che bello...so cosa vuoi dire..tutto sperimentato lo scorso giugno :) Nel mio caso lo sposo si è incantato per l'emozione e non è riuscito a dire nulla se non "lo voglio"..una tenerezza..
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