La signora delle camelie, Alexandre Dumas
La signora delle camelie è il romanzo più straordinariamente romantico che abbia mai letto.
E ora che l'ho fatto, mi chiedo perchè mai ho aspettato tanto.
L'ho trovato sublime, insuperabile nella sua raffinatezza.
Un romanzo che va letto due volte: la prima, per la storia, passionale e incalzante, la seconda per l'eleganza dello stile.
Non dimenticherò facilmente Marguerite e Armand, e sarà difficile dopo tanta bellezza riprendere un'altra lettura.
Terminato questo romanzo, ho dovuto scartare tanti titoli che sono in wl perchè mi è rimasta dentro troppa bellezza per passare a storie drammatiche o dolorose.
Non che questa non lo sia, drammatica. Eppure in questo dramma c'è un deiderio di redenzione tale che si esce pieni d'amore.
Sarà che a volte nascere nei drammi aiuta a coltivare la genialità. Alexandre Dumas è infatti figlio illegittimo del noto padre, riconosciuto solo all'età di 6 anni e nel frattempo cresciuto in collegio.
Lui stesso ebbe una relazione con una prostituta, morta di tisi al'età di 26 anni.
Un tipo, dunque, che qualcosa da raccontare ce l'aveva.
Siamo a Parigi, intorno alla metà del 19. secolo e Marguerite è una mantenuta. Tutto inzia con la fine di questa giovane donna, protagonista assoluta del racconto.
Nonostante il finale della storia sia svelato nelle prime pagine, si arriva al termine della lettura con il cuore in gola.
Marguerite ha vissuto nel lusso: carrozze, gioielli, begli abiti: i suoi amanti facoltosi le permettono una vita agiata. Ma non ha mai fatto i conti con l'Amore, quello vero, che arriverà con Armand. Un giovane brillante e appassionato, ma non certo facoltoso.
Eppure finalmente lei intravede con lui la speranza di una vita diversa. Un rifugio sicuro, la possibilità della normalità, di coltivare un sogno comune.
Dumas dimostra tutta la sua modernità di pensiero. Marguerite rimarrà vittima dei pregiudizi sociali, eppure lui la riscatta, le restituisce la dignità che merita in quanto donna, dimostrando un'altissima sensibilità e un'apertura mentale che non mi aspettavo da un autore di quell'epoca.
Delicato, profondo, sensibile, moderno nello scardinamento di ogni pregiudizo che riguardi il diritto di amare e di lasciarsi amare, descrive l'innamoramento in modo sublime.
Ogni tanto bisognerebbe rileggersi i capitoli dal 10. al 12. de La signora delle camelie per riconciliarsi col mondo.
Un'altra chicca che senza il mio gruppo di lettura mi sarei persa.
Titolo: La signora delle camelie La Dame aux Camélias
Autore:Alexandre Dumas (figlio)
Traduzione: Cinzia Bigliosi
Pubblicazione: Feltrinelli, 2013
Pagine: 280
Ne ho letto stralci in francese da ragazza, poi non l'ho mai approcciato. Mi sa che dopo questa tua bellissima recensione me lo procurerò.
RispondiEliminaNon te ne pentirai, anch'io ne sono rimasta stupita!
RispondiEliminaIl romanzo d’amore per eccellenza tra tanti romanzi che vengono definiti erroneamente tali !
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