Quattro romanzi gotici di Louisa May Alcott

Li pubblicò tutti su riviste, a partire dalla fine degli anni '60 dell'800, esattamente negli stessi anni in cui si dedicava alla saga di Piccole donne. Louisa May Alcott li firmò con lo pseudonimo di A.M. Barnard, ispirandosi alle iniziali della madre,e prendendo in prestito il cognome di un pedagogista del Connecticut amico di famiglia.

Qui è finalmente libera di non dover necessariamente propinare una morale ai suoi lettori, né allinearsi alla filosofia di casa Alcott. Essere figlia di Bronson Alcott non deve essere stato un affare facile per Luoisa, che ha, come la sua eroina Jo, un passato di enfent terrible.

"Mi piace scrivere storie romanzesche per fare come mi pare" scriveva nel suo diario nel 1862.

I sentimenti più foschi come l'inganno e la vendetta sono i motivi ricorrenti in queste quattro storie, assieme ad una rigorosa ambientazione inglese.

Tratti comuni sono infatti i contesti agiati, grandi case o manieri, della campagna inglese, nobili famiglie con ragazzi e ragazze in età da matrimonio, in modo da intrecciare il mistero con una storia d'amore. D'altronde i modelli letterari della Alcott non potevano che essere quelli inglesi: il romanzo gotico nasce in inghilterra da Horace Walpole con la pubblicazione de Il castello di Otranto nel 1764 e i romanzi di Ann Radcliff ebbero una grandissima diffusione per tutto il XVIII secolo.

L'America di quegli anni conosce il successo del romanzo sensazionalistico, anche questo di importazione inglese. Scrivere di mistero e di paranormale era una sicura fonte di guadagno, oltre che un grande svago per la Alcott, che non nascose mai di non voler scrivere un romanzo dedicato alle ragazze. La Alcott attinge comunque, oltre che alla tradizione gotica settecentesca, anche al genere della commedia: il doppio, lo scambio di persona, le apparenti ingiustizie sono spesso ricorrenti nei suoi romanzi.


Dietro la maschera:

Protagonista una giovane istitutrice dal passato misterioso. Ostenta bontà, talento (mette in scena un'opera teatrale con la sua allieva) e dolcezza, ma si rivela un'abile manipolatrice, tenendo tutti in pugno con i suoi inganni. Un personaggio femminile di rara malvagità.

 La chiave misteriosa:

Un ricco gentiluomo muore improvvisamente lasciando una vedova inconsolabile e una bambina, oltre che una lettera custodita in uno scrigno. Qualche anno dopo giunge al maniero un bel garzone italiano che si rivela molto di più di quello che sembrava, facendo felice la giovane figlia del defunto padrone.

 


Il fantasma dell'abate

Tanti i topoi letterari qui ripresi: l'antica abbazia diventata una nobile dimora, due cugini, uno ricco, l'altro povero, un'eredità mal divisa, matrimoni combinati, gioco d'azzardo, naufragi e naturalmente fantasmi.



 

Il segreto della Piramide

Anche Louisa May Alcott subisce il fascino delle spedizioni archeologiche in Egitto e dell'eco che suscitarono le meravigliose scoperte che ne vennero alla luce. Semi misteriosi  su cui grava una presunta maledizione vengono trovati avvolti nelle mani una mummia. Una giovane sposina ne subirà le conseguenze.

 

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In conclusione, i romanzi gotici della Alcott non sono certamente di quelli che fanno tremare ad ogni pagina, sono per lo più delle ottime prove, forse un po' scolastiche, del genere mistery. Sono però perfettamente calibrati e misurati nei loro elementi, una scrittura composta che rende assolutamente piacevole la lettura.

I quattro romanzi sono raccolti nel volume Horrida edito dalla Black Dog, e disponibili in audiolibro su Audible, letti egregiamente da Anita Zagaria.

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Riferimenti bibliografici:

Louisa May Alcott. Una biografia di gruppo, Martha Saxton ; a cura di Daniela Daniele. - Jo March editrice, 2019.

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