Nuovi arrivi

 
Una basta e avanza, aveva detto Corie. Sta bene. Non ha bisogno di compagnia.
Consolidiamo gli equilibri, invece che crearne di nuovi.
Non che sia successo proprio da un momento all'altro. 
Tutto era iniziato per  cercare loro una casa: post  su tutti i social a cui Corie è iscritta (2, ndr), passaparola alla vecchia maniera. Niente: su tre ha trovato una famiglia solo uno di loro. 
In effetti, la femminuccia non invitava proprio all'adozione immediata tanto era  malmessa. Quando io e Mr. Mad l'abbiamo trovata sotto la biblioteca stava gelando, aveva gli occhietti chiusi e talmente malridotti che si sono aperti solo tre giorni dopo, a furia di impacchi. Ancora adesso si porta dietro un occhietto malinconico.
Un mese e mezzo passati tra casa Corie e casa della capo collega. Entrambe già dotate di gatti (io una, la nostra Mia, lei ne ha ben tre), i micini erano talmente piccoli che per difenderli dalle soffiate dei più grandi, sono stati relegati in una stanzetta poco frequentata. A casa Corie hanno vissuto nella stanza giochi di Gugu. Il tempo giusto perchè i tre piccoli Bratter si affezionassero a puntino, arrivasse Natale, la stanza giochi dovesse necessariamente tornare operativa. 

E insomma, è stato un attimo. Fino all'altro giorno ero nella hall del pediatra che discutevo di bronchiolite con le altre mamme, e adesso sono in quella del veterinario che parlo di diabete felino e calore precoce.
Neymar (Bimbo dixit) ed Alice (battezzata in italiano, anche se tutti la chiamiamo Elis) vivono stabilmente a casa Corie. I gattini sono uno spasso: giocano tutto il giorno e poi si addormentano distrutti dentro gli armadi, sul tappetino del bagno, nella bustona dei panni destinata alla caritas, nello zaino da calcetto di Bimbo. Sfacciati e impertinenti, hanno invaso tutto lo spazio vitale e le confort zone di Mia, la quale ogni tanto ancora sbuffa, ma tutto sommato se ne è fatta una ragione. Famelici atavici, Corie è costretta a chiudere la porta della cucina a pranzo e cena perchè  hanno cercato di mangiare persino il panettone. 
Gugu e Neymar hanno fatto amicizia, e naturalmente Corie ne è felice. 
Alice è pazza di trucchi e pennelli, adora i telefonini e scambia la ciotola dell'acqua per il suo lavabo personale: un'aspirante femme fatale insomma.  Bimba è tutta presa dal coccolare Mia, temendo possa soffrire della sindrome da prima figlia: temo che Freud c'entri qualcosa.
Certo, qualcosa è cambiato, a cominciare dal fatto che l'anno prossimo ricompreremo l'albero di Natale (!), ma tutto sommato quando in casa i piccoli cominciano a crescere  la tenerezza e il gioco tornano ad essere dimensioni preziose.
E speriamo di essere al completo adesso. 


Commenti

  1. Che meraviglia ❤️... e che impegno!

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  2. Grazie Dolcezze! in effetti sembra una pzzia, invece ci siamo fatti tutti un bel regalo

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Due chiacchiere con Corie ....:

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