Resta con me, Elizabeth Strout
Titolo: Resta con me
Autore: Elizabeth Strout
Traduttore: S. Castoldi
Pubblicazione: Fazi, 2010
Pagine: 372
West Annett, 1959.
Tyler Caskey è un
uomo a cui la vita ha sorriso. Ha una bellissima moglie, giovane e
carina, due figlie piccole e bellissime, ed è dotato di un grande
talento oratorio. E' il pastore di una piccola comunità del Maine, che
da subito ne è rimasta affascinata.
Ecco,
però, che la moglie del pastore muore prematuramente a cuasa di un
tumore e l'incantesimo si spezza. Tutto va a rotoli repentinamente: la
figlia di cinque anni, Katherine, smette di parlare, la più piccola, di
un anno, Jeanne, va a vivere con la nonna, Tyler non trova più parole
per i suoi sermoni, e la casa è diventata una stamberga.
Un libro denso, che va a fondo all'infelicità del protagonista e alla miseria morale della comunità.
Elizabeth
Strout non ha pudori nel descrivere tutte le sfumature del lutto: la
cecità nel non voler vedere il male quando si palesa, la frustrazione di
perdere l'equilibrio e la leggerezza , il senso di abbandono, il peso
delle responsabilità , che diventa doppio perchè prima era diviso in
due, e la difficoltà di far fronte a tutto questo.
Quando
la vita mette il reverendo Tyler con le spalle al muro, mentre cerca
affannosamente le energie che possano aiutare a rimanere a galla, nel
frattempo il tempo passa: i problemi sono sempre più grandi, la
cittadina comincia a parlare, a emettere giudizi e condanne, a trovare
soluzioni e risposte, prende di mira il capro espiatorio più debole:
Katherine, la figlia di cinque anni, che porta visibili le ferite e il
trauma della morte prematura della madre
"... la
sua idea della figlia e il modo in cui gli altri la vedevano, lo
spaventò, come se Katherine, ogni volta che usciva di casa, sprofondasse
nel ghiaccio, dentro un'acqua oscura in cui lui riusciva a malapena a
vederla"
Nel frattempo Tyler sta ancora cercando un salvagente. Sconta la sua
ingenuità, forse, la sua innata bontà, e soffre profondamente. Il Pastore vede vacillare le proprie certezze insieme alle proprie capacità. Non bastano i dogmi che finora ha professato, è il momento di toccare con mano l'amore caritatevole. Il punto di rottura è inevitabile, ma è anche quello che segna la svolta, per la comunità e per Tyler.
Della Tyler avevo già letto il meraviglioso (almenochè non siate madri single di adolescenti) esordio Amy e Isabelle, e Olive Kitteridge, Premio Pulitzer 2009. Si conferma tra le mie scrittrici preferite.
Quando un uomo si scopre completamente vile, malvagio e privo di valore, cade in una disperazione così profonda che gli pare del tutto ragionevole che ogni creatura in cielo e in terra si levi contro di lui. E perciò egli non desidera, non osa desiderare alcuna consolazione o sollievo. E colui che in un dato momento entra in un simile inferno, è al di là di ogni consolazione.
Commenti
Posta un commento
Due chiacchiere con Corie ....: