A proposito di Jo March
Tutte
noi dobbiamo qualcosa a Jo March.
La sua anticonvenzionalità, la sua caparbietà, il
suo senso pratico, la sua passione per la scrittura. Più di tutte le sorelle è quella a cui vogliano assomigliare (sebbene molte di noi facciano poi la fine
di Meg, come direbbe Nadia Terranova, ndr).
Sappiamo per certo, che Louisa May Alcott le
assomigliava molto e che Jo rappresentava il suo alter ego.
Quando Thomas Niles, socio della casa editrice Roberts Brothers di Boston, le propose di scrivere un girls'book, scoraggiandola dal continuare con le fiabe per bambini, genere con cui la Alcott aveva cominciato a scrivere (almeno i racconti firmati con il suo vero nome), Louisa May aveva 36 anni e nessuna voglia di accontentarlo. Tuttavia ci provò: il suo spirito pragmatico le suggeriva quantomeno di provare per ricavarci qualche soldo, e così fu che cambiò la percezione che ogni adolescente aveva di sé fino a quale momento.
Eccola lì, Jo March/Louisa May Alcott con la sua fascia rossa in testa, presa dal genio della scrittura, chiusa in soffitta senza che nessuno la disturbi.
"La sua “tenuta da scribacchina” consisteva in un grembiule smanicato nero, l’ideale per pulire il pennino, e un berretto della stessa stoffa del grembiule, abbellito da un allegro nastro rosso, in cui raccoglieva i capelli quando si preparava all’azione. Quel berretto rappresentava un chiaro segnale per il resto della famiglia: finché era sulla testa di Jo, bisognava tenersi alla larga..."
Eppure la Alcott non ha mai nascosto i gesti intemperanti di Jo di fronte alla difficoltà di scrivere.
Piccole donne crescono ci racconta, tra le
tante cose, la storia una scrittrice e della ricerca della sua identità.
Ai contemporanei della Alcott non poteva non apparire chiaro che il riferimento fosse a EDEN Southworth, all'epoca più conosciuta di Melville, Hawthorne, Stowe e Mark Twain. Autrice di grandissimo successo, dunque, ma le cui trame sensazionalistiche venivano prese di mira perché prevedibili e scontate. La sua opera più rappresentativa è The hidden hand, in cui la protagonista, Capitola, è un enfent terrible che ne passa di tutti i colori. Il libro vendette più di due milioni di copie e adattato a opera teatrale.
Convinta della facilità di una scrittura del genere, con un pizzico di supponenza, e appreso che con storie del genere si potesse fare soldi a palate, Jo pensa allora di aiutare la sua famiglia allo stesso modo, liquidando quelle trame e quei romanzi come roba che può fare chiunque.
Curioso che a Mr. March vengano affidate ben poche
battute in Piccole donne, e una di queste è uno sprone alla figlia affinché
persegua il successo grazie al suo genuino talento.
Più avanti, sempre in Piccole donne crescono, Jo
si affida all'editore Darshwood per la pubblicazione dei suoi racconti.
Inseguendo i suoi mille sogni di viaggi e cure migliori per Beth, comincia a
produrre con voracità racconti sensazionalistici.
Nello stesso capitolo, Un amico, Mr. Baehr
interviene a gamba tesa su quel genere di letteratura:
Il lieto fine di Jo, diventata alla fine dei
quattro libri una grande scrittrice affermata ci restituisce il romanzo di
formazione di un'artista (in gergo si dice Künstlerroman) proprio come la
Alcott, che affidandosi ad un genere, quelle delle storie per giovinette, ne
modernizza i contenuti uscendo dalla stretta definizione di letteratura per
l'infanzia.
Piccole donne crescono: gender e
letteratura per l'infanzia di Sabrina Vellucci in
ACOMA vol. 17, fasc. 39 (2010) P. 70-86
Grandi Madri, Grandi Padri...
"Piccole donne" di Paola Cipolla e Barbara
Maggiore in Rivista di Psicoterapia relazionale n. 28 (2008)
The best-selling
Washington writer you’ve never heard of, di
Eliza McGraw in The Washington Post, 3 marzo 2016
Jo March, Literary Lodestar: on the Little Women character who followed in Louisa May Alcott’s footsteps, di Anne Boyd Roux in Lapham’s Quaterly, 27 agosto 2018
Bellissimo approfondimento! Uno dei miei libri preferiti che ho scoperto da grande..tutte vorremmo essere Jo! (Alessandra - una panchina su Pemberley)
RispondiEliminagrazie ale, quante cose ancora ci sarebbero da dire!
EliminaGood jjob
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