Maria Carolina Ferdinanda Luisa di Borbone (1798-1870)

Una giovane promessa

Maria Carolina Ferdinanda di Borbone Napoli è la prima e unica figlia che Francesco I delle Due Sicilie ha avuto dalla sua sua prima moglie, Maria Clementina, arciduchessa d'Austria.

E' nipote di Ferdinando IV e della celebre Maria Carolina d'Austria.  Dal nonno prende quei modi anticonformisti e eccentrici di vivere, dalla nonna la grinta e la determinazione. 

Dalla nonna eredita anche la superba consapevolezza del suo ruolo e del diritto divino che lo legittima.  Soprattutto, non le sfugge che quel ruolo e quel diritto spettano anche a suo figlio.

Quando nasce, nel 1798 alla Reggia di Caserta, fa appena in tempo a fuggire per Palermo. Tutta la famiglia è infatti costretta a scappare a causa della Rivoluzione napoletana del 1799. 

Rimane a Palermo per 17 anni. Lì sua zia Amalia conosce e sposa Luigi Filippo d'Orleans. Avviene a Palermo il primo incontro con  il figlio del primo ministro del nonno, Ettore Lucchesi Palli, un bel ragazzo, più giovane di lei, di nobiltà normanna, destinato alla diplomazia del Regno, e non solo ...

Carolina Ferdinanda torna con la famiglia a Napoli non ancora diciassettenne, e la politica matrimoniale la destina a Charles Ferdinand di Borbone Francia, duca di Berry, 38 anni e una grande fama di sciupafemmine alle spalle. 

Charles Ferdinand è il secondogenito del duca d'Artois (il futuro Carlo X), terzo fratello del decapitato Luigi XVI.

In pratica dopo la morte per decapitazione di Luigi XVI (e tutto ciò che ne consegue) la dinastia dei Borbone di Francia viene restaurata grazie ai due fratelli: Luigi XVIII, e Carlo X, già duca d'Artois.

L'attuale sovrano, Luigi XVIII, non ha eredi, e neanche il primogenito del duca d'Artois, Luigi Antonio (sposato con la figlia di Luigi XVI e Maria Antonietta, ndr).

Dunque, su di lei gravano tutte le speranze della dinastia dei sovrani di Francia.

Maria Carolina Ferdinanda Luisa e Carlo Ferdinando si sposano il 24 aprile 1816. 

Duchessa di Berry

Di lei Luigi XVIII disse: "Non bella, ma charmante"

I cronisti mondani francesi la chiamano "Il Vesuvio dei Boulevards" . Che Carolina Fernanda avesse un carattere frizzante ed espansivo, è sembrato chiaro a tutti fin dall'inizio. Non fatica a farsi strada in Francia, nè nella vita mondana, nè nelle amicizie. 

Anticonformista e originale, fa spesso parlare di sè.

Per esempio lei è la prima a sdoganare i bagni al mare. Ha una casetta sulla Manica dove va regolarmente d'estate. Il suo primo bagno è festeggiato con un colpo di cannone.

Il matrimonio sembra sia riuscito bene, Carolina ha 4 gravidanze in quattro anni. Dà alla luce la sua primogenita, una bambina, nel 1818, Luisa.

Colpo di scena (Parte 1.)

Charles Ferdinand viene assassinato nel marzo del 1820. La dinastia dei Borbone sembra sconfitta, estinta.  

E invece no. Maria Carolina Ferdinanda è incinta.

Il secondogenito, l'erede tanto sospirato Enrico nasce nel settembre 1820, 6 mesi dopo la morte violenta del padre.

10 anni dopo, le giornate di luglio del 1830 costringono Carlo X ad abdicare. 

Dopo appena mezz'ora di regno, Luigi XIX (Luigi Antonio, il suo primogenito) lascia la corona a Enrico, suo nipote di appena 10 anni. Maria Carolina, sua madre, è la reggente. Tuttavia la monarchia borghese di Luigi Filippo d'Orleans, suo zio, prende di fatto il potere, e MCF è costretta a partire in esilio con Carlo X, Maria Teresa Carlotta (figlia di Maria Antonietta) e tutta la famiglia prima in Inghilterra e poi in Scozia.


 Ma MCF in Inghilterra con le mani in mano non ci sa stare.

Carlo X è rassegnato all'uscita di scena, lei assolutamente no.

Viaggio in Italia

  E così parte per l'Italia in cerca di sovvenzioni per riportare suo figlio sul trono.

In Italia le dà una grossa mano Carlo Alberto. Si è conservato tutto il carteggio del suo sincero sostegno a Maria Carolina. Carlo Alberto è talmente affettuoso che si potrebbe sospettare mezzo innamorato di lei (certo lui 2,04 m., lei 1,50 non dovevavo figurare troppo bene insieme). 

Anche se ufficialmente il governo piemontese favoreggia Luigi Filippo, di fatto Carlo Alberto le fa un prestito molto consistente dai suoi fondi personali . Si parla di 780000 franchi  che il re d'Italia si fa prestare da un amico per sostenere la causa legittimista (e che pare non abbia mai restituito).

Così trova rifugio presso il Ducato di Modena, da Francesco IV d'Este, che ha appena ereditato anche Massa e Carrara. Francesco IV, convinto legittimista, la ospita presso Villa Cybo, e organizza con lei il suo sbarco in Vandea nel 1832. 

MCF cerca anche l'appoggio del papa, Gregorio IV. Non lo ottiene apertamente: sua Santità si limita a presentarle un tale Giacinto Gonzaga, un ebreo convertito e battezzato da Leone X, un uomo ben inserito negli ambienti che contano e le cui conoscenze avrebbero potuto aiutarla. Fu lui a tradirla qualche anno dopo. Perlomeno a Roma ha l'occasione di rivedere e frequentare Ettore Lucchesi Palli. 

In Italia va a trovare anche il suo fratellastro, Ferdinando II delle Due Sicilie. Molti abbracci, molti sorrisi, poche promesse.

Comunque, proprio sola sola con gli italiani non era. C'erano lo zar Nicola, il re d'Olanda, il re del Portogallo, i carlisti spagnoli pronti ad aiutarla a riporatare suo figlio sul trono, e anche Metternich tutto sommato guardava con simpatia a questa ardimentosa avventura.

1827
MCF sbarca a Marsiglia il 25 aprile 1832. Attraversa i boschi e giunge in Vandea per guidare la sua rivoluzione. Ma qualcosa va storto. La rivolta dei contadini non è ben organizzata e si espande, così come viene repressa, a macchia di leopardo. Anche se ci sono state delle azioni eroiche, alla fine non sono servite.

Ma la duchessa di Berry non si arrende. Si rifugia a Nantes, a casa di due vecchie zitelle legittimiste. Sa che a L'Aja c'è chi lavora per lei: una sua vecchia amica, la contessa du Cayla, già amante (per così dire) di Luigi XVIII, e il suo affezionato Ettore Lucchesi Palli.

Intanto, la battaglia poteva anche non andar bene, ma la fama della duchessa coraggiosa correva, e per Luigi Filippo diventava pericolosa. Tutta la Vandea fu passata al setaccio, fino a quando la duchessa non compare dalla controsoffittatura di un camino. Si deve arrendere. Sebbene con tutti i riguardi dovuti ad una duchessa, tra l'altro reggente di un legittimo sovrano, viene tenuta sotto custodia nel castello di Blaye, che diventa meta di pellegrinaggi per i legittimisti e i curiosi.

Colpo di scena (parte 2.)

Qualcuno il sospetto lo aveva già avuto, ma nessuno la conferma. Dopo tre mesi di prigionia Maria Carolina dà alla luce una bambina.

Chi sia il padre ancora la Storia deve dircelo con certezza. Di fatto la paternità se la attribuisce Ettore Lucchesi Palli. A quanto pare i due non si vedevano da un anno, ma sembra un particolare insignificante: Carolina asserisce che si siano sposati di nascosto durante il suo soggiorno a Roma.

La nascita di Anna Maria Rosalia è insieme l'inizio di una nuova vita e la fine di un'altra. Gli Orleanisti colgono al volo l'occasione per screditarla e fare di lei un'avventuriera; di fronte ai legittimisti perde di credibilità.

Il fronte di appoggio internazionale si tira indietro. Per Luigi Filippo non è più un'avversaria temibile.

Epilogo

Maria Carolina Ferdinanda torna a Palermo con il suo legittimo marito e la bambina. Sarà stato anche un matrimonio a sopresa, ma intanto ha funzionato. Insieme, lei e Ettore Lucchesi Palli avranno altri quattro figli (Anna Maria Rosalia muore a soli 5 mesi). Ha rinunciato all'attivismo politico, ma continua a cospirare per vedere suo figlio sul trono. Da Palermo va poi a vivere a Trieste, il posto più vicino a Gorizia, dove stavano crescendo i primi due figli. Prende una magnifica casa con terrazzo vista mare, e lì ospiterà reali (tra cui Francesco Giuseppe) e carlisti legittimisti. La sua casa diventa un salotto vivace e rinomato.

Suo figlio, l'amatissimo Enrico, per il quale la madre mise in gioco tutta la sua vita, sposò la figlia (una donna di sanissimi principi monarchici, ma pare di rara bruttezza) di quel duca di Modena, Francesco IV d'Este che tanto aveva aiutato MCF. Non ebbero eredi, non ereditò di certo la fecondità della madre nè il fascino del padre, e la casa Borbone Francia finì dunque per estinguersi.

A Maria Carolina però fu risparmiato comunque un ultimo dolore: morì nel 1870, poco prima che il figlio, tornato in Francia, rifiutasse  la corona offertagli dall'Assemblea Costituente. Non accettò il compromesso del tricolore e della costituzione (degno allievo di Madame Royale Maria Teresa Carlotta), e così la dinastia dei gigli, che aveva dato alla Francia 68 re, finì.

I diritti dinastici sono passati al ramo cadetto degli Orléans, al primogenito di Luigi Filippo, Enrico duca di Parigi. 

A Palermo, il Palazzo d'Orléans, è ora sede della Regione Sicilia.

P.s.. Ho scoperto questa storia studiando la cornice storica del Conte di Montecristo. Questa donna carismatica e anticonformista, sanguigna e determinata mi ha conquistata, e non ho resistito a mettere nero su bianco la sua storia. Speriamo sia la prima di tante figure che, pur non figurando nei libri di Storia, la Storia l'hanno fatta e hanno cercato di cambiarla.

 Bibliografia 2.0

Petacco Arrigo, La signora della Vandea, Mondadori ,1994

Podcast Esiliati- Puntata del 21/05/2020- La duchessa di Berry

https://it.wikipedia.org/wiki/Carolina_di_Borbone-Due_Sicilie 

https://www.jourdelo.it/doc.php?iddoc=216 

http://www.destini-imperiali.com/it/borboni/le-casate-di-francia-e-spagna/maria-tersa-carlotta-di-borbone.html

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