Se mai verrà il mattino, Anne Tyler


Pubblicato nel 1964, è il primo lavoro di Anne Tyler.

Una delle mie autrici preferite, finora di suoi letti ne ho contati 7, alcuni dei quali considero dei veri capolavori  (Un matrimonio da dilettanti, Una spola di filo blu). Con grande semplicità, senza fare filosofia, ma solo con il suo racconto , mette in scena aspettative, amarezze, delusioni, frustrazioni, confusioni.

Questa è la storia di una famiglia numerosa, strampalata e chiassosa, disordinata e sregolata.
Ne è protagonista  Ben Joe, unico figlio maschio con sei sorelle.
Sembrerebbe, dalle sembianze di quella grande casa bianca, una famiglia sconclusionata ma felice.
E invece Ben Joe ci racconta il dolore sotteso, le ferite ostinatamente ignorate che fanno parte del  vissuto della sua famiglia. 
Un padre che prima li ha abbandonati, e poi, appena tornato, è andato via per sempre. 
Una nonna paterna, invadente e petulante, chioccia oltre ogni limite, riottosa a perdere il ruolo di padrona di casa. 
Una madre difficile da inquadrare, la controessenza dell'ansia e delle premure. 
Le sorelle, che vivono il giorno come la notte, che non si sconvolgono per niente, che parlano di tutto fuorchè di loro stesse. 
E poi  Ben Joe, che vorrebbe trovare il suo ruolo in questo gineceo. Lo osserva, ne comprende le dinamiche, addirittura le prevede. Vorrebbe sentirsi utile, fare qualcosa di più razionale, di più sensato di quello che vede, si sente responsabile, e ogni volta ne esce frustrato. E finisce per fare lui la cosa più folle. E noi, che abbiamo onosciuto il suo dolore e il suo coraggio, incrociamo le dita per lui.

Titolo: Se mai verrà il mattino
Autore: Anne Tyler
Traduttore: Laura Pignatti
Pubblicazione: Guanda, 1998
Pagine: 220 p.

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