La regina senza corona, Lisa Laffi
Nel 1497 sposa Giovanni, principe delle Asturie, nonchè figlio dei re cattolici e fratello di Giovanna "la pazza" (che invece sposerà suo fratello Filippo il bello). Il matrimonio dura solo sei mesi, e la giovane Margherita rimane presto vedova.
Nel 1501 sposa infine Filiberto, duca di Savoia, duca di capre e rocce, come lo schernisce spesso lei. Il matrimonio durerà solo 5 anni, ma nessuno dubita che sia stato molto felice. Da quel momento in poi Margherita è destinata dal padre alla reggenza dei Paesi Bassi. Fino alla sua morte, avvenuta nel 1530, fu quindi reggente e mecenate per conto dell'imperatore, ma grazie alle sue sole forze, oltre ad occuparsi dell'educazione dei suoi due nipoti, Carlo (V) ed Eleonora d'Asburgo.
In sintesi, questa la vita straordinaria di Margherita, una donna sacrificata spesso sull'altare della politica paterna, che ha fatto sempre onore al suo ruolo.
Il sacrificio di uno per il bene di tutti.
Un imperativo che ritroviamo spesso nel romanzo.
L'autrice ci regala un romanzo affascinante ed esauriente, dove l'amore per l'arte (e non solo) di Margherita fa da fil rouge nell'intera storia. Il ricamo sul legame che la unisce allo scultore Conrad Meit sarà il pretesto per raccontare di una donna sensibile ai nuovi talenti, ma anche offre alla narrazione la possibilità di passare dai piani nobili a quelli poveri. La storia di Conrad è una storia che spesso tocca la miseria e la sacrificata vita quotidiana degli uomini e donne del '500. Altro tratto che mi piace dell'autrice: le sue analisi non sono solo politiche: nel suoi romanzo c'è una grande attenzione anche agli aspetti sociali del secolo che racconta.Attraversiamo con la protagonista il complicato momento delle guerre d'Italia che ha coinvolto mezza Europa, in equilibrio precario tra campi di battaglia e politiche matrimoniali. Lisa Laffi tiene per mano il lettore e fa in modo che non si perda nella confusione del caotico momento storico. Tantissime le figure storiche che fanno da comparsa, ciascuna delle quali meriterebbe uno spin off, da Luisa di Savoia a Isabella di Castiglia. La bravura dell'autrice è nel dare loro una nuova luce, riscattandole da una storiografia che per troppo tempo le ha schaicciate o sottovalutate. Lo sguardo moderno con cui la Laffi tratta i suoi personaggi femminili è senz'altro l'aspetto che mi conquista di più dei suoi romanzi.
Per me tra le più brave scrittrici storiche del momento.
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