Il pubblico di Topolino
Che ogni bimbo abbia le sue paure é un fatto normale, e che ogni buon genitore debba cercare di fargliele superare é un fatto altrettanto ovvio.
Almeno su questo tutte tutte le teorie sono d'accordo.
Ora, si dà il caso che Bimba abbia una paura folle e assolutamente irrazionale per i pupazzi grandi, tipo Topolino, Paperino, Winnie The Pooh, quasi allo stesso modo in cui io ho paura dei cani.
Non che non veda i cartoni animati con i personaggi Disney, è proprio l'incontro con il pupazzo gigante che non riesce a superare.
Il che, comunque, ha il suo lato positivo a volerlo trovare, se solo si pensa a tutti i soldi che abbiamo risparmiato per praticamente tutti i parchi divertimento in giro per l'Italia e l'Europa.
Ora, si dà il caso che il genitore accompagnatore ufficiale a tutte le feste e le gite scolastiche sia la sottoscritta, e dunque sia io il risolutore ufficiale di paure estemporanee. E dove sono le istruzioni per l'uso? come al solito, non ci sono.
Ergo, quando accompagna Bimba alle feste il risolutore ufficiale ha escogitato l'unico piano possibile in caso di incontro ravvicinato con Topolino: cercare un rifugio sicuro .
Il più delle volte il rifugio sicuro é il bagno. Alla meglio, quando c'è un po' più di confidenza con chi ci ospita, potrebbe essere anche la camera da letto dei genitori del festeggiato.
Ma a teatro con tutta la scuola la faccenda si é rivelata un po' più complicata del previsto.
3 favole teatrali, ergo 3 intervalli, ergo 3 interventi di Topolino.
Un HORROR, praticamente.
Intanto, camere da letto non ce n'erano. E i bagni erano troppo sporchi e freddi. Uscire non se ne parlava neanche, pioveva.
Rimaneva il bar, dove la sottoscritta risolutrice ha cercato di convincerla della bontà di Topolino, le ha perfino detto che Topolino non esiste, che sotto il pupazzo c'è una persona vera. Tra l'altro avevamo dimenticato i pop corn dentro il teatro.
Niente da fare.
Rassegnarsi a passare 1 e ½ senza fare niente, cercando di risolvere le paure di Bimba, ripassando a mente tutti gli articoli di "Io e il mio Bambino"
oppure
tornare ai metodi antichi.
Prenderla di peso e legarla alla poltrona almeno durante gli spettacoli, e assecondare la sua fuga appena il pubblico di under five cominciava a strepitare per l'arrivo del (loro) beneamato.
Il prossimo articolo di "Io e il mio Bambino" lo scrivo io.