Gli indifferenti, Alberto Moravia
Titolo: Gli indifferenti
Autore: Alberto Moravia
Pubblicazione: La Biblioteca di Repubblica, 2002
Pagine: 286
Ecco il classico dell'estate 2019 di Corie.
Lo avevo puntato da un po' [circa 8 anni (...)], da quando il Dirigente mi disse di averlo letto, e di averlo apprezzato molto.
Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei, insomma.
I personaggi in scena sono cinque: una madre, Maria Grazia, vedova, con i due figli grandi, Carla e Michele, il suo amante Leo Merumeci e l'amica di famiglia Lia.
Nessuno di loro dice la verità. Nessuno ha il coraggio di vivere come vorrebbe. C'è sempre un buon motivo di opportunità, di formalità, per mentire o astenersi dal dire il vero.
Tutti oscillano tra il ridicolo e la malvagità.
Fa da sfondo a tutta la vicenda un tempo grigio e piovoso, una perenne foschia che domina ogni scena. E questo grigiore fa respirare al lettore l'insoddisfazione, il disagio e l'abisso che vive ogni personaggio.
Una narrazione dove non c'è speranza.
Forse non me la meritavo.
Mi inchino, invece, dinanzi allo stile di Moravia: tagliente, essenziale, forbito, preciso nelle sue analisi. Un impianto dell'opera che si gode come una rappresentazione a teatro. Una lettura amara ma che non stanca.
Ritornerò su Moravia, è da qualche tempo che ho preso in ebook La Ciociara.
Speriamo solo di non far passare altri otto anni.
Autore: Alberto Moravia
Pubblicazione: La Biblioteca di Repubblica, 2002
Pagine: 286
Ecco il classico dell'estate 2019 di Corie.
Lo avevo puntato da un po' [circa 8 anni (...)], da quando il Dirigente mi disse di averlo letto, e di averlo apprezzato molto.
Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei, insomma.
I personaggi in scena sono cinque: una madre, Maria Grazia, vedova, con i due figli grandi, Carla e Michele, il suo amante Leo Merumeci e l'amica di famiglia Lia.
Nessuno di loro dice la verità. Nessuno ha il coraggio di vivere come vorrebbe. C'è sempre un buon motivo di opportunità, di formalità, per mentire o astenersi dal dire il vero.
Tutti oscillano tra il ridicolo e la malvagità.
Fa da sfondo a tutta la vicenda un tempo grigio e piovoso, una perenne foschia che domina ogni scena. E questo grigiore fa respirare al lettore l'insoddisfazione, il disagio e l'abisso che vive ogni personaggio.
Una narrazione dove non c'è speranza.
Forse non me la meritavo.
Mi inchino, invece, dinanzi allo stile di Moravia: tagliente, essenziale, forbito, preciso nelle sue analisi. Un impianto dell'opera che si gode come una rappresentazione a teatro. Una lettura amara ma che non stanca.
Ritornerò su Moravia, è da qualche tempo che ho preso in ebook La Ciociara.
Speriamo solo di non far passare altri otto anni.
Gli indifferenti ti inquietano, ti infastidiscono, la ciociara ti sconvolge, ma non è una lettura facile
RispondiEliminaOk, arriverò preparata!
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