Io. Anna, Francesca Ferragina

Io. Anna  è la storia di Elanor, guida turistica londinese appassionata di storia. 

Nella vita  ha la missione  di riabilitare la sfortunata fama di Anna Bolena, la celebre moglie di Enrico VIII Tudor, quella che costò a lui lo scisma dalla Chiesa cattolica, e a lei la testa.

Direi che la ragazza non si è scelta un compito facile.

 Conosce a memoria le ultime parole della regina pronuciate sul patibolo, e non manca di recitarle ai suoi turisti.

Tutto va bene fino al giorno in cui Brienne, la figlia della sua amica Cindy, le regala una collana uguale a quella del celebre quadro esposto alla National Portrait Gallery. 

Lo indossa, ammira il quadro. E tutto cambia. Si ritrova  nei panni della stessa Anna, nel settembre del 1535, esattamente otto mesi prima della sua decapitazione.  

Anche nel 16. secolo la missione di Elanor rimane la stessa.

A vivere questa straordinaria avventura nel passato ci sono Cindy e sua figlia, una undicenne nerd cle cui simpatie storiche vanno tutte a Maria Stuarda. (Anche le mie, comunque).

E' stata una lettura sopre le (mie) righe. 

Anna Bolena
Generalmente quando leggo mi attengo alla realtà. Generalmente scelgo biografie storicamente attendibili, anzi mi armo di carta e penna per segnarmi tutte le geanealogie, le alleanze, i nomi complicati.

E invece questo libro è stato un gioco. Una lettura ludica, nata da un'idea originale. Letto in un solo pomeriggio, me lo sono proprio goduto (per fortuna il dodicenne non aveva compiti).

Le vicende storiche sono molto note, ma in ogni caso l'autrice non tralascia di raccontarle. Traspare, tra le pagine, la stessa missione di Elanor.

Certo, la scrittura è un po' acerba, qualche snodo poteva essere approfondito, il personaggio della bimba nerd poteva avere più spessore, ma forse sarebbe stato anche meno leggero, e dunque meno avvicinabile da chi non è propriamente appassionato di storia o ferrato sulle vicende delle sei mogli di Enrico VIII.

So che uscirà il seguito. Io lo prenderò.

Elisabetta I Tudor
P.s.: Dopo la decapitazione di Anna, il 19 maggio 1536, ci fu una vera e propria damnatio memoriae ai danni della Regina. Uno dei pochi quadri che la raffigura è una copia di un ritratto precedente. 

Come i dipinti, anche  molti gioielli della Bolena non si sono più trovati. Eppure di gioielli Anna doveva averne tanti. Enrico gliene aveva regalati a iosa. Tra questi, anche questa collana, diventato un oggetto iconico. In realtà c'è un quadro di Elisabetta I, figlia di Anna Bolena, in cui indossa un gioiello simile. Probabile che la collana sia stata smembrata e che le perle siano rimaste comunque alla corona inglese. Se vi interessano le teorie sulla fine dei gioielli di Anna Bolena c'è un interessante contributo qui.

 
Titolo: Io. Anna
Autore: Francesca Ferragina
Pubblicazione: Albatros, 2020
Pagine: 184

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