Una sposa in prova, Helen Hoang
Tra un classico e l'altro (ho appena finito Persuasione di Jane Austen e comincerò a brevissimo Mogli e Figlie della Gaskell) avevo bisogno di un libro svuotatesta.
E questo lo avevo adocchiato da un po' per via del suo protagonista maschile, affetto dalla sindrome di Asperger.
Chi ha questa sindrome ha generalmente un quoziente intellettivo più alto della media, ma si porta dietro molte disfunzionalità tipiche dell'autismo: rigidità, setreotipie, difficoltà relazionali.
Essere austistici sapendo di esserlo è un'arma a doppio taglio: dalla consapevolezza di avere un "funzionamento" diverso derivano molte insicurezze sul proprio valore e la naturale difficoltà nel proporsi per ciò che si è.
Khai spesso si domanda se Esme non sarebbe stata più felice con altri, che non sono considerati diversi e che non hanno le sue reticenze.
Khai Diep viene da una famiglia vietnamita emigrata in California. Ha un fratello e una sorella, e ha un padre che si è rifatto una vita altrove. Per vivere fa il contabile per una grande azienda. E' ricco, è bello, è molto intelligente, è consapevole della sua sindrome.
Sua madre, preoccupata per la sua eccessiva singletudine, decide di partire per il Vitenam e di assoldare la ragazza che ritiene giusta per suo figlio. Lo scopo è sedurlo e sposarlo.
Apro una brevissima parentesi: naturalmente di tratta di una fiction, ma nessuna mamma che abbia un figlio con diagnosi vuole saperlo solo.
Tutte noi puntiamo sulla famiglia: fratelli, sorelle, cugini. E' giusto? E' sbagliato? troppa responsabilità per gli altri figli? non lo so, ma è un dato di fatto.
So che le parti migliori del libro sono proprio gli interventi del fratello maggiore di lui, Quan. E' toccante il modo i cui interviene per spiegare a lui e a lei come decifrarsi a vicenda.
Sia la sorella che la madre sono convinte che Khai non sappia esattamente che cosa voglia e/o debba fare. La sua routine è tutto, i cambiamenti non sono contemplati se non imposti dall'esterno. Quell'atteggiamento che sembra ingerente è in realtà un "prendersi cura" di lui, coem quando gli impongono di tagliarsi i capelli ( e io ne so qualcosa).
Detto questo, si tratta di un romance e come un romance è strutturato. Il lieto fine dei protagonisti (qualsiasi romance che si rispetti ne ha uno) deve passare attraverso una serie di difficoltà. Qui la difficoltà è la neurodiversità di Khai, che dà luogo ad una serie di diffidenze, distanze e incomprensioni. Molto della scrittura è incentrata sulla seduzione, ad altissimo tasso erotico, e molte delle incomprensioni e della tensione erotica dei due è dovuta proprio alla ipersonserialità di Khai.
Insieme alla seduzione ci sono però moltissime scene di tenerezza. Mi piace molto l'idea che con leggerezza si possa parlare di neurodiversità.
Le persone con la sindrome di Asperger sono assolutamente capaci di inammorarsi. devono convincersene innanzitutto loro. Chi gli sta accanto fa solo un piccolo sforzo per capire "come funzionano".
Ma d'altronde... visto da vicino nessuno è normale.
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