Fantasia, Matilde Serao
Questo libro fa parte di quelli sottovalutati, arrivati tramite abbonamento con Storie senza tempo, unico volume italiano in tanta letteratura inglese e americana.
Una challenge su Instagram a cui ho partecipato per il 2022, nata per smaltire un po' di cartacei che aspettavano da un po', è stata l'occasione per leggerlo.
Primo cartaceo del 2022.
Matilde Serao è stata un'autrice napoletana, fondatrice e direttrice de Il Mattino, non poteva passare un altro anno senza che ne leggessi niente.
Come sempre accade al lettore diffidente che niente si aspetta, si è aperto un mondo.
1883. Fantasia è il primo romanzo con cui si fa conoscere al grande pubblico. Sembra la storia di un'amicizia collegiale, e poi di due matrimoni come tanti.
Caterina Spaccapietra e Lucia Altimare le due protagoniste. Si conoscono nel collegio di Capodimonte, dove già le dinamiche caratteriali si erano palesate, calma e serena l'una, nevrotica e scomposta l'altra.
La fantasia del titolo è tutta di Lucia, la cui mente ricama trame esasperate di dolore e sofferenza, non si capisce mai quanto reali o quanto teatrali. Alla fine del collegio si giurano amicizia eterna e sacrificio ( o meglio, è Lucia che lo fa giurare a Caterina).
Una volta fuori dal collegio Caterina sposa Andrea Lieti, uomo vigoroso e allegro, signorotto della campagna casertana. Lucia sembra destinata alla solitudine e all'infelicità che lei stessa invoca tanto spesso, e finisce per sposare Alberto Sanna, suo cugino, malato di tisi, più per pietà che per amore. Molto presto la passione tra Lucia e il marito di Caterina si fa prepotente. Le false resistenze degli attori in gioco, l'assoluta fiducia che in loro hanno i coniugi, unita alla possibilità di un soggiorno comune presso casa Lieti vicino Caserta a causa dell'Esposizione agricola presso la Reggia borbonica, fanno il resto.
Eppure il racconto di questa attrazione è languido, leggermente viscido, tragico fin da subito. Il lettore lo avverte fin dalle prime pagine. Non è ancora successo nulla, eppure si premonisce nello stile un inquietudine che lo attanaglia alle pagine.
Matilde Serao |
Lucia è dipinta perfettamente nelle ultime due pagine del romanzo: la superba descrizione di una donna bellissima che possiede il fascino della nevrosi, di una mente ossessiva e ambigua, dilaniata dalla sua stessa immaginazione distruttiva.
Difficilmente ho incontrato un personaggio così.
Una scrittura maestra nella narrazione, eppure c'è un sottotraccia fosco, inquieto, nevrotico, di un erotismo malaticcio e di tragedia imminente, che avvolge il lettore e finisce per confonderlo.
"Il fuoco è migliore della neve, il tormento è più squisito della gioia, il morbo è più poetico della salute"
"L'amore non è una cosa allegra, Andrea. ricordati che l'amore è una tragedia"
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