La mia puttana francese, Gene Wilder

 Se ve lo state chiedendo, è proprio lui: si tratta del Gene Wilder (1933-2016) attore americano,  interprete tra l'altro di Frankestein Junior, e pupilla di Mel Brooks. 

Questo lungo racconto è il suo esordio letterario (prima aveva pubblicato una sorta di autobiografia pubblicata da questa stessa casa editrice) : una brillante spy story  in piena Grande Guerra.

Nella scrittura non tradisce la sua vena umoristica, leggermente geniale, perché leggero è il suo modo di trattare la guerra e l'amore.

La storia è ambientata nel 1918. Paul Peachy, un autista di treni di Milwaukee con la passione per il teatro, decide di arruolarsi per la guerra e sbarca con il suo reggimento in Francia in pieno conflitto con la Germania.

Il suo talento di attore lo salva dall'orrenda sorte cui i suoi amici ben presto vanno incontro: catturato dai tedeschi,  e grazie alla padronanza del tedesco appreso dal nonno lituano, si finge una spia, impadronendosi della storia e dell'identità di una spia vera arrestata e conosciuta poco prima. Scopre così, a Karlsruhe, l'altra faccia della guerra: il mondo edulcorato riservato a generali, colonnelli e spie: un mondo parallelo, distante dagli orrori e delle trincee. 

Paul ha a disposizione un autista, partecipa a cene di gala e frequenta ristoranti. Gli procurano una ragazza compiacente. Quella che in altri contesti chiameremmo donna di conforto. E così entra in scena Annie Breton, giovane francese dalla tristissima storia, che conquisterà il cuore della nostra falsa spia. E basta, di più non si può raccontare. 

Dico solo che io di Annie non sono fidata per tutto il racconto. La lettrice cinica che è in me suggeriva su di lei le cose peggiori. 

Forse è per questo che alla fine mi sono commossa tanto. 

Paul Peachy è un personaggio esilarante e simpatico: è brillante, ha sempre quel guizzo improvvisatore che conquista, e poi ha un gran cuore. Sarà la suggestione, ma sembra un po' di averlo davanti Gene Wilder, con questo viso simpatico che ispira tenerezza, e più che doppiogiochista, lo definirei un simpatico paravento. 

Una delicata storia d'amore, sottotitolo ossimoro del titolo spregiudicato, rende più giustizia all'animo sentimentale del racconto.

E ora mi vado a recuperare qualche vecchio film. 

La mia puttana francese : una delicata storia d'amore
My french whore
Traduzione di Alessandra Olivieri Sangiacomo
Sagoma, 2010
Pag. 178

Commenti

  1. Continuo ad aggiungere libri su libri alla lista…ce la farò mai?

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  2. Non ce la faremo mai !!!1 Questo coumunque è breve, e per ora scontato su ibs del 50% ( che comunque fa un buon motivo per non pentirsene)

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