Una specie di scintilla, Elle McNicoll
Evidentemente non solo la sola che colleziona romanzi sulla neurodivergenza.
C'è chi ci ha fatto addirittura una tesi di laurea, e si è accorta di quanto poco ci sia ancora sull'argomento. Questo libro nasce infatti dalla volontà dell'autrice di dare voce al punto di vista chi vive il mondo con sensi diversi.
Addie, 11 anni, scozzese. Ha due sorelle: Nina, la sua gemella, vlogger e popolare, e Keedie, di 10 anni più grande, che già frequenta l'Università.
Addie va a scuola, ma le cose non le vanno troppo bene. La sua professsoressa non è contenta della sua scrittura, nè del suo modo di approcciarsi alla matematica, e la sua migliore amica da un po' di tempo preferisce un'altra compagna.
Cose che succedono a quell'età. Se non fosse che a raccontarcele è una ragazzina che ha una diagnosi. La sua diagnosi parla di autismo ad alto funzionamento, come sua sorella Keedie.
[L'autismo ad alto funzionamento comporta non solo un livello cognitivo nella media, ma anche un buon livello di autonomia nelle aeree del linguaggio e della comunicazione. ]
Il suo autismo è tale da rendere molto labile il confine con la "tipicità". La sua insegnante nemmeno ci crede: suppone che sia Addie che sua sorella siano solo difficili da gestire, e si augura per loro che ci siano scuole "speciali" per ragazzi come loro. Non si accorge che facendo un piccolo sforzo, e anche un po' di aggiornamento, farebbe sentire Addie meno inadeguata e più compresa.
Anche se invisibile, l'autismo di Keedie e Addie rende loro la vita non sempre facile. E' difficile cogliere una battuta, difficile ambientarsi e sentirsi a proprio agio in contesti nuovi, nella confusione di suoni e luci delle aule universitarie. E' difficile far sentire la propria voce, è difficile nascondere e controllare il livello di stress che una società non inclusiva impone loro.
Eppure questa definizione di sé stessa basta a renderla consapevole che la sua condizione può essere spesso emarginante.
E' così che si appassiona alla storia delle streghe di Edinburgo, condannate e annegate per la loro diversità. Istituire un memoriale nella sua cittadina diventa per lei un'occasione per parlare di come sia ingiusta la condanna di chi è diverso.
E in questa battaglia, Addie incontrerà una nuova amica, forse un po' curiosa di capire cosa succede esattamente nella testa della sua compagna, ma dotata di quella lealtà che è la sola virtù che rende davvero amici.Bellissimo il rapporto tra le tre sorelle: i loro dialoghi sono la fonte più preziosa per capire cosa voglia dire essere divergenti, cosa voglia dire essere autistici: come le diagnosi non sempre possano essere incasellate. Keedie e Addie hanno ovviamente un rapporto speciale: le parole della sorella maggiore spiegano, offrono strategie di sopravvivenza, aiutano la piccola a crescere e a capire meglio sè stessa. E Nina, dietro l'apparenza di una popolare fashion influencer, impara dalle sorelle che per costruirsi delle certezze bisogna guardare fuori da se stessi.
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Due chiacchiere con Corie ....: