La Regina, l'Amante e la Pulzella

 

"Esiste una spiegazione razionale, storica, della resurrezione della Francia nella guerra dei cent'anni: ha il nome di una donna".

[Philippe Erlanger nel  saggio Charles VII et son mystère].

 E il nome della donna non è quello che state immaginando: non si tratta infatti di Giovanna d'Arco, ma di Iolanda d'Aragona (1384-1443), nata principessa e duchessa consorte d'Angiò.

Figlia del re Giovanni I d'Aragona e di Iolanda di Bar, una coppia di reali celebri per la passione per la la musica e la poesia, di lei si diceva fosse la regina delle 4 corone:

1) Aragona (perchè alla morte del padre nel 1396 non erano in vita figli maschi. rimasero lei e la sua sorellastra Giovanna. quando anch'ella morì senza eredi. Poi il trono andò a Martino il vecchio, un fratellastro del padre)

2) Napoli e 3)Sicilia 4) Gerusalemme (per aver sposato Luigi II d'Angiò, almeno nominalmente erede ai tre troni)

Di fatto comunque sotto la sua diretta e reale giurisdizione erano le terre francesi del marito, la contea di Provenza e il ducato d'Angiò.

Carlo VII (1403-1461)

In piena guerra dei cent'anni Iolanda si schierò apertamente con il partito degli armagnacchi, dichiarando guerra aperta alla Borgogna filoinglese. Non abbandonò la causa della corona di Francia neanche quando gli inglesi presero il sopravvento con la battaglia di Anzicourt (1415). E neanche quando la Francia firmò il trattato di Troyes (1420) con il quale cedeva la corona francese a Enrico V di Inghilterra offrendogli la mano di sua figlia, Caterina di Valois.

Fu proprio allora, quando Carlo VII rimase diseredato del trono che gli spettava per sangue e per diritto ( i suoi due fratelli maggiori erano a quel punto scomparsi prematuramente) che Iolanda si impegnò per quel giovane delfino quattordicenne che viveva presso la sua corte, mentre a Parigi divampava la guerra civile, e in tutta la Francia la guerra contro l'Inghilterra. Iolanda aveva infatti trasferito tutta la sua famiglia in Provenza, compreso Carlo di Valois, promesso sposo alla sua secondogenita, Maria.

Di fronte alle insistenze di Isabella di Baviera, madre di Carlo, il cronista Jehan de Bourdignè  testimonia che Iolanda le rispose:

"Non lo abbiamo allevato e amato perché tu lo facessi morire come i suoi fratelli, impazzire come suo padre o diventare inglese come te."

Maria d'Angiò (1404-1463)
[Se non conoscete la storia di Isabella di Baviera, rimediate, è una delle regine dalla vita più tribolata e più infamate della storia]. Qui servirà solo dire che, al tempo della su citata risposta, la Regina Isabella controllava Parigi con il duca di Borgogna, e che fu per mano sua che fu firmato il Trattato di Troyes che, di fatto, escludeva Carlo dal trono.
Iolanda, dunque, diresse le forze a lei fedeli per combattere gli inglesi in nome del Delfino, probabilmente sacrificando l'appoggio che avrebbe potuto dare al figlio Luigi per la conquista di Napoli: riuscì cosìa organizzare lo schieramento di un esercito scozzese in Angiò e nel Maine. Fu lei a convincere Giovanni VI di Bretagna a rescindere il patto con gli inglesi e a schierarsi in favore di Carlo VII. 
Non fu un caso se proprio dalle terre di Iolanda venne la giovane carismatica che capovolse sui campi di battaglia le sorti della Francia.

Fu infatti Iolanda d'Aragona a esaminare la giovane pulzella, la dichiarò vergine e ne organizzò la campagna di comunicazione. Ricordiamo sempre che la verginità conferiva il dono di compiere miracoli. E di un miracolo la Francia ne aveva bisogno- Le diede così un'armatura forgiata da un fabbro di sua fiducia, la circondò di guerrieri fedelissimi e valorosi, e organizzò e finanziò la prima forza armata stabile nazionale a sostegno della corona.

Vincitrice morale della Guerra dei cento anni, c'è lei dietro le quinte del trattato di Arras (1435), che mise fine al conflitto tra armagnacchi e borgognoni.

Alla causa della Francia Iolanda sacrificò tutto: 

non solo i proventi che avrebbe potuto spendere per Luigi  in lizza per il trono napoletano, 

ma anche il figlio Renato, che rimase ostaggio degli armagnacchi, 

la lealtà che doveva a quella giovane pulzella che ebbe il merito di muovere le coscienze per la causa di Carlo, e che poi fu abbandonata al tribunale inglese, 

la sua stessa figlia Maria, che già aveva dato in moglie al delfino. Non bastava infatti che ad incendiarsi fossero le masse, bisognava che Carlo stesso combattesse per la sua causa.

Agnés Sorel (1422-1450)

Quel re solitario e sobrio, dedito alla caccia e il giardinaggio, doveva trasformarsi in un re vittorioso. A ridestare la sua grinta fu un'altra donna, la cui bellezza è rimasta leggendaria, Agnes Sorel. Non a caso è detta la "Dame de Beautè", anche grazie al castello che il re le dona a Beauté sur Marne.

Scelta tra le dame di Isabella di Lorena, moglie di suo figlio Renato d'Angiò. Non è difficile immaginare che anche in questo incontro ci fosse la manus longa della duchessa Iolanda. 

Lei aveva 22 anni, lui 41.Bellissima, colta, generosa, pia. Esattamente quello che ci voleva per il re.

Agnes Sorel è passata alla storia per la sua eleganza,  per aver rappresentato un'icona di stile ( i suoi cappelli a punta, i capelli rasati, le code degli abiti) e di bellezza, o anche come la prima amante reale che il sovrano mostrasse apertamente) e in pochi invece si soffermano su quanto abbia funto da incoraggiamento al Re nella riconquista del regno.

Una leggenda vuole che  vedendo il re poco interessato agli affari del regno, Agnes gli abbia detto  che secondo la predizione di un astrologo sarebbe stata amata da un re forte e valoroso. Quando il re le fece l'onore di sceglierla, aveva creduto si trattasse di Carlo di Valois, ma vedendolo così debole era evidente  che si fosse sbagliata: questo re valoroso e  coraggioso doveva essere allora il re d'Inghilterra. 

Niente di meglio per un uomo che raccogliere una sfida. La loro storia inizia nel 1443 e dura per sette anni, fino alla morte di lei, nel 1450: esattamente il tempo della riscossa delle forze reali francesi e dell'avanzamento di Carlo in Normandia. 

Agnes Sorel muore avvelenata mentre lo raggiunge per festeggiare l'ennesima vittoria. Era incinta del quinto figlio del re. È la seconda donna che muore dopo aver costruito la Francia.

La prima, a soli 19 anni, che lo fece incoronare e poi perì tra le fiamme, e Agnes, che ebbe il merito di infondergli il coraggio necessario a fare di lui una Re rimasto nella Storia.

L'altra donna, che gli fu tutrice e sostenitrice, si è persa completamente nelle pieghe della Storia.

Bibliografia 2.0:

Ivan Cloulas, La vita quotidiana nei castelli della Loira nel Rinascimento, Bur 1993
Maria Paola Fiorensoli, Le signore della Loira, Zedde 2015
Marina Minelli, 101 storie di regine e principesse che non ti hanno mai raccontato, Newton Compton
Paul Guth, Charles VII et le demon de Midi in Revue des deux mondes, September 1982
Yolande of Aragon, the Queen of four kingsdoms
Yolande of Aragon: queen of four kingsdoms


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