Il Conte di Montecristo (cornice storica)

FRANCIA:

Edmond Dantès, marinaio in seconda, approda a Marsiglia con il Pharaon il 28 febbraio del 1815. Per sua stessa ammissione, comandato dal capitano  Leclérc, morto di febbre durante la navigazione, sta tornando dall'isola d'Elba, dove è confinato Napoleone, dove ha consegnato un plico.

[Prima coincidenza curiosa: Léclerc è anche il nome del primo marito di Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone, deceduto sul finire del 1802 a seguito di un attacco di febbre gialla.]

Dantès non lo sa, ma  un complotto bonapartista è davvero in atto al fine di riportare Napoleone in Francia e destituire Luigi XVIII.

Edmond viene accusato di bonapartismo e perciò rinchiuso nel carcere del castello d'If.

Da quel momento, e per 14 anni, Edmond non saprà nulla di quanto accade in Francia. 

I celebri cento giorni di Napoleone (20 marzo - 8 luglio 1815) erano in effetti alle porte. 

Dopo la disfatta di Waterloo e l'abdicazione di Bonaparte, gli alleati decisero la restaurazione di Luigi XVIII, mentre il generale partiva per l'esilio all'isola di Sant'Elena.

Luigi XVIII, Francois Gèrard
Luigi XVIII di Francia (1755-1824) era il fratello minore di Luigi XVI, lo stesso che fu ghigliottinato. Il suo regno durò dal 1814 al 1824.  

Luigi XVIII fu anche l'ultimo sovrano francese a morire da Re. Dopo la sua dipartita senza eredi nel 1824, la corona passò a Carlo X, ovvero Charle Filippe de France (1757-1836), ultimo fratello di Luigi XVI,  re di Francia dal 1824 al 1830, ultimo re Borbone di Francia, che morì a Gorizia, esiliato.  

Edmond Dantés fugge dal carcere d'If proprio nel 1829, poco prima che Carlo X perdesse il trono.

La Rivoluzione di luglio (27-28-29 luglio 1830)  costringe Carlo X  ad abdicare e a scegliere l'esilio per sé e per la sua famiglia.

Da qui la storia ci insegna che il trono passò a Luigi Filippo d'Orleans

Carlo X, Aarazzo di Gobelin
Breve parentesi:

In realtà non fu proprio così. Carlo X abdicò in favore di suo nipote, Enrico di Borbone, figlio di Charles Ferdinand duca di Berry, già defunto nel 1820. Il nipotino, Enrico d'Artois duca di Bordeaux,, aveva appena 10 anni.

Surclassò in questo modo anche il legittimo delfino di Francia, Luigi Antonio, ovvero Luigi XIX, duca d'Angouleme, che firmò il documento per abdicare in favore del nipote dopo circa mezz'ora di contrattazione. Il suo regno durò dunque pochi minuti. Per la cronaca, si trattava del marito di Maria Teresa Carlotta, figlia di Maria Antonietta.

Il Regno di Enrico V durò apena 9 giorni, dal 2 al 9 agosto 1830. 

Luigi Filippo d'Orleans (primogenito di un cugino di Luigi XVI), che ne doveva essere il tutore, si fece incoronare Re dei francesi il 9 agosto 1830.

Luigi Filippo, Franz Xaver Winterhalter
 Da questo momento in poi gli orleanisti dovettero  difendere il trono dai legittimisti, il cui leader fu per molto tempo proprio la madre di Enrico, Maria Carolina Fernanda di Borbone Napoli. Una donna con una storia affascinante e anticonformista, la cui storia ho raccontato qui.

Fine della parentesi.

Con Luigi Filippo inizia (e finisce) il regno degli Orléans. Sarà Re dei francesi fino al 1848, anno in cui fu costretto ad abdicare e anno nel quale termina ufficialmente la monarchia in Francia.


SPAGNA

Isabella II di Spagna, Franz Xaver Winterhalter   
Nel romanzo si fa riferimento allo scontro carlista in Spagna, quando Danglars a causa di una falsa notizia perde un milione di franchi.

Il carlismo è stato un movimento spagnolo di natura dinastica, in opposizione alla corona di Isabella II di Borbone.

Isabella II, prima e unica regnante donna spagnola, ereditò il trono grazie all'abolizione della Legge salica del 1713 con la Prammatica sanzione nel 1830, voluta da suo padre Ferdinando VII. Regna  dal 1833, ereditando il titolo a soli tre anni, sotto la reggenza della madre Maria Cristina di Borbone, fino al 1868, data del suo esilio in Francia.

Carlo Maria di Borbone, Vicente Lopez

Il provvedimento della Prammatica sanzione escludeva di fatto suo zio Carlo Maria Isidoro, fratello di Ferdinando VII dalla successione. Don Carlos aveva già provato a proclamarsi re come Carlo V,  supportato da un gruppo di assolutisti, e diede filo da torcere alla Regina per tutta la durata del suo regno.

Nel 1839 Carlo Maria  lasciò la Spagna per la Francia (da qui la fuga di notizie che provoca la disfatta finanziaria di Danglars), dove trovò l'appoggio dei reazionari e del legittimisti.

Il carlismo fu al centro della storia politica spagnola, un movimento che è durato oltre un secolo.


 
GIANNINA

Quando compare prima a Roma e poi a Parigi, Edmond Dantès è accompagnato da una schiava orientale, Haydèe, della quale ancora non si conosce nulla. 

La contessa italiana Teresa Guiccioli, amante di Byron, la paragona per la sua bellezza a Medora, personaggio femminile del Corsaro di Byron.

Riguardo al nome di Haydée e alla sua storia Dumas potrebbe essre stato ispirato dalla storia di Mademoiselle Aissé, divenuta celebre grazie ad un romanzo di Prévost, Histoire d'une Grecque moderne, che racconta proprio di una  schiava circassa, comprata a Costantinopoli a soli quattro anni e condotta i Francia da un nobile parigino: divenne un personaggio della buona società parigina del primo '700. Una storia che poteva non essere inusuale per quel tempo.

Riguardo però alla verità storica, la sua figura è con ogni probabilità inventata.

Suo padre Ali Pascià Telepeni (1744-1822), realmente esistito come pascià di Giannina, ebbe tre figli maschi, tutti giustiziati dai turchi insieme al padre.

Albanese di origine, divenne sovrano dell'eyalet di Giannina ovvero un regno semi autonomo dell'Impero ottomano, situato tra Grecia e Albania. 

Ali Pascià Tepeleni è anche noto come Leone di Giannina.

La sua figura esercitò un grande fascino su Byron, che lo incontrò nel 1809, e probabilmente la figura del padre di Haydée si ispirò proprio al ritratto che ne fece il poeta britannico.

Alì Pascià con Vassiliki, Paul Emil Jacobs

Le testimonianze degli occidentali che visitarono la sua corte la descrissero come piena di ricchezza e meraviglie. In particolare, ci sono tante descrizioni relative al suo harem: si parla di seicento concubine. Tra queste  c'è anche la madre di Haydèe, Kyra Vasiliki, una ragazza greca e cristiana da lui sposata nel 1808.

Nello scontro con il sultano Ottomano Mahmud II era alleato con i francesi e i greci.

Quando, nel 1822, fu accerchiato e decapitato dai Turchi, qualcuno in effetti lo tradì. Una versione della storia vuole che sia stata la stessa Vassiliki a tradire il Leone di Giannina.

Quanto Dumas, conosciamo la sua versione, assolutamente romanzata.  


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