Venerdi del libro: La bambina che salvava i libri
Oggi mi dedico ad un libro celeberrimo.
Di recensioni ce ne sono talmente tante in rete, che tanto vale aggiungere anche questa.
Il libro è ambientato in Germania, all'epoca del nazismo, delle leggi razziali, e poi della guerra.
All'epoca degli avvenimenti, la protagonista, Leslie, ha solo 9 anni. Figlia di un comunista, sarà affidata dalla madre naturale ad una famiglia della periferia di Monaco.
Il furto dei lbri è la trasgeressione di una bambina, ma nelle vicende del romanzo è solo un pretesto per dire di come la letteratura ci può salvare.
Non la vita, purtroppo quella no.
Nelle
notti passate nei rifugi Leslie legge ad alta voce, tra lo stupore
iniziale di tutti. Alla fine saranno i suoi compagni di sventura a
chiederle di leggere ancora. L'immaginazione, il mondo lontano anni luce
da quel dolore e da quella tristezza, diventa la loro salvezza, almeno
per qualche ora.
Altro tema portante del libro è l'amicizia. Quella tra Leslie e Rudy, che come ogni buon amico che si rispetti è innamorato fradicio di lei.
Ci sono poi alcune figure molto ben tratteggiate, come quella del padre adottivo, Hans Hubermann: un padre che la consola nei suoi incubi notturni, che le insegna a leggere, a stare al mondo, ad avere il coraggio e la libetà di pensiero, e a prendersi cura di un altro essere umano.
"La bambina che salvava i libri" non è un romanzo che va di fretta. Non gli interessa la suspence, non gli importa se già il lettore avrà intuito come andrà a finire. E' un libro che procede adagio.
Il film, invece, è naturalmente una selezione di scene tratte dal romanzo.
Io l'ho proposto a Bimba, che ora ha 8 anni.
E' stata un'occasione per raccontarle un po' di Storia del secolo scorso, attraverso le vicende di una bambina della sua età. Nonostante l'argomento, infatti, rimane un film delicato. Doloroso, quello sì, ma in mancanza di nonne che le raccontino la guerra, bisogna pure iniziare da qualche parte.
Questo post partecipa ai Venerdì del Libro di Homemademamma.
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non l'ho letto
RispondiEliminaho una specie di idiosincrasia per i libri che "tutti leggono", mi stanno antipatici a priori. Poi non è che non li legga del tutto, ma magari lascio passare quei 4-5 anni. Quando nessuno se li fila più arrivo io con il mio "ooohh ma ho letto un libro che..........." si vede che ho un po' di bratterismo anche io, su questo :-D
Ahahah ti farò conoscere Paul un giorno allora!!!
RispondiEliminaBrava! Quando il mio sarà cresciuto un po' glielo proporrò senz'altro !
RispondiEliminaA presto!
Ho visto il film ( che mi è piaciuto) ma ancora non ho letto il libro . Felice di averti trovata!
RispondiEliminaIl libro e' nella mia lista di prossime letture da un po' di tempo, però per i miei gusti se ne parla ancor troppo. Di solito mi piace arrivare in ritardo e godermi il libro " in solitudine"
RispondiEliminaE' uno dei pochi casi in cui ho visto il film e non ho letto il libro, forse perché proprio come La Puff, era stato troppo pubblicizzato.
RispondiEliminaAmmetto di non avere questa sindrome del lettura solitaria: il fatto che se parli anzi mi incuriosisce. Mi piace leggere commenti e recensioni prima di affrontare una lettura: è come sentir parlare di qualcuno e poi conoscerlo di persona. Certo, il rischio delusione è assai alto, ma per fortuna non è stato questo il caso!
RispondiEliminaLo sto leggendo proprio in questi giorni. Sono arrivata al punto in cui compare il personaggio di Max...
RispondiEliminaAllora Stefy quando lo hai finito batti un colpo che ci confrontiamo su un paio di punti !
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