Ramses il figlio della luce, Christian Jacq


Titolo: Ramses, il figlio della Luce
Autore: Christian Jacq
Traduttore: Francesco Saba Sardi
Pubblicazione: Mondadori, 1997
Pagine: 345

L'amore per Bimbo ha superato la mia proverbiale diffidenza verso i bestseller.
Ha  appena finito di studiare gli Egiziani, e mentre lui era alla ricerca di un vestito di carnevale da faraone egizio, io cercavo libri ne raccontassero la storia mettendeci l'anima, e non solo fatti e date come accade nei sussidiari.
Pur essendo appassionata (da poco, per la verità) di romanzi storici, prima prima del Medioevo non mi ero mai avventurata.
Ho scelto questa serie, volendomi fidare della fama dell'autore (ha scritto moltissimo libri, anche per ragazzi, sull'Antico Egitto), e pensando di leggere poi tutti i cinque volumi, di cui questo è il primo.
Racconta i primi anni di reggenza del faraone Ramses II il Grande, terzo della XIX dinastia il cui Regno durò dal 1279 al 1213 a.C. Senz'altro uno dei più grandi Faraoni, considerando l'eredità storica e archiettonica che ha lasciato. Scelse come moglie Nefertari, di cui ero molto curiosa di leggere la storia.
Le vicende che riguardano Ramses, a cominciare dalle rivalità all'interno della sua famiglia, con il fratello e la sorella, sono fatti romanzati, come i primi incontri con Nefertari. Il romanzo è in definitiva una grande apologia del faraone, una figura ispiratrice del quale si raccontano le gesta contro gli Ittiti e le campagne militari in Nubia.
Mi aspettavo aneddoti da raccontare, curiosità storiche, significati misteriosi di geroglifici e bassorilievi. Tutto materiale che mi sarei rivenduta volentieri con il mio novenne.
A dispetto di ogni aspettativa, questa lettura è stata per me una grande delusione.
Non so se dipende dalla traduzione, ma lo stile piatto, sentenzioso e alcune espressioni che trovato infelici (il "succo" della faccenda, "intrallazzato" ????) mi hanno infastidito subito.
Aggiungo la banalità dei dialoghi, per lo più telegrammatici.
I personaggi sono eccessivamente stereotipati: quello falso e ingannevole (il fratello Shenar), la ragazza frivola leggermente isterica (la bella Iset), il valoroso che non conosce sconfitta (Lo stesso Ramses), la bellissima riservata sempre compos sui (Nefertari), l'amico fedele (Ameni), l'amico infedele (Asha).
Compaiono poi personaggi che hanno avuto un gran ruolo nella storia e nella letteratura: l'ebreo Mosé, Elena e Menelao, il poeta Omero.
Onestamente non hanno reso la lettura più interessante o più avvincente

Non è detto che non continui la serie, perchè a volte raggiungo livelli di masochismo di cui mi stupisco, ma non mi ha conquistata.


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